Carrello
Iscriviti alla newsletter
Nel 2025 Edizioni Spartaco compie trent’anni.Trent’anni di storie, di autori scoperti, di lettori incontr [...]
Il 5 aprile, alle 18.00, l’aula consiliare di piazza Rimembranza, Portico di Caserta ospita Claudio [...]
Martedì 8 aprile, alle ore 21.00, Luigi Lo Cascio legge e interpreta Flor, un romanzo di Donato Cutolo (E [...]
Sabato 22 marzo alle ore 18.30, Vincenzo Sacco presenterà il suo ultimo romanzo “Il ritorno de [...]
Libro della Settimana
Quest’anno la partecipazione di Edizioni Spartaco al Salone Internazionale del Libro di Torino ha un sapo [...]
“Maledetta” primavera, stagione che ci coglie alla sprovvista con la sua esplosione di vita che invoglia [...]
di Flaminia Festuccia
“Maledetta” primavera, stagione che ci coglie alla sprovvista con la sua esplosione di vita che invoglia [...]
di Patrizia Cesari
“Maledetta” primavera, stagione che ci coglie alla sprovvista con la sua esplosione di vita che invoglia [...]
di Piero Malagoli
Tre decenni di passione per l’editoria libera e curiosa: 1995-2025. Un traguardo importante che Edizioni [...]
Classifica Libri
VU CUMPRÀ
Di MARIO DE PASQUALE
A quel semaforo piaceva il rosso. Il verde invece era un’opzione da pochi secondi. Hassan lo aveva scelto per questo. Poteva insistere, e agli automobilisti veniva meno la difesa del tempo. Se arrivavi all’incrocio con il finestrino abbassato, ogni tentativo di fuga era inutile. Hassan ti infilava in macchina, insieme al suo testone crespo, qualsiasi oggetto superfluo, perlopiù prodotto in Cina. Nel campionario, tra i must, erano ricompresi il massaggiatore a batteria, il ventilatore a batteria, la bambolina saltante. Poi collanine, bandane, anelli e infine l’unica merce sensata: accendini e fazzoletti di carta. Era sveglio Hassan, e a seconda del soggetto che stava seduto in macchina di fronte a lui, vista l’impossibilità di far transitare dal finestrino tutta quella roba, selezionava al volo il campionario più adatto.
Enrico teneva in bocca la sigaretta, annoiato. Quel semaforo gli faceva riprendere fiato prima di arrivare a casa, dove le rotture di coglioni si moltiplicavano all’approssimarsi del fine mese. La moglie doveva razionare gli acquisti al supermercato, e le due figlie urlavano e piangevano il loro disappunto per lo svuotamento della carta prepagata, passe-partout di scorribande velleitarie e inutili nel mondo dell’e-commerce.
Enrico solitamente trattava con garbo Hassan, ma non acquistava mai nulla. Anche stavolta voleva godersi quei quattro minuti di rosso in santa pace. Cercò lo Zippo. Sclac, sclac, sclac un cazzo. Lo Zippo era scarico.
Il vu cumprà era lì, ecco quello che ci voleva.
«Scusa, mi dai un accendino? ».
«Certo signore, di che colore lo vuoi? ».
«Ma dammelo blu, ce l’hai? ».
«Eccolo…». Poi Hassan intravide il buon affare.
«Senti signore, perché non me ne prendi una scatola di accendini? ».
«No dai, uso lo Zippo. Questa è un’emergenza…».
«Guarda facciamo così, me ne prendi cinque e io ti regalo due mascherine».
L’emergenza coronavirus era finita da una settimana. Ora che non servivano più se ne facevano gli usi più disparati. In un tutorial qualcuno le aveva indicate come ottimo filtro per il caffè americano.
Enrico tentò una debole resistenza:
«Dai che ci faccio con le mascherine. La storia è finita ormai…».
«Le prenda, le prenda. Non si sa mai…».
Enrico rifletté un secondo a quelle parole.
Poi acquistò dieci accendini.
Con quattro mascherine in omaggio.
Mario De Pasquale, classe 1959, giornalista, vive e lavora a Bologna. Amante dello sport per lavoro e passione, ha pubblicato manuali su diverse discipline.