Se per Novalis la favola è «filosofia allo stato naturale», per Svevo è una «misura d’igiene», un prolungamento dell’esistenza, una forma semplice capace di darle un senso e un ordine. Questo diventa anche per il suo alter ego e protagonista di Una burla riuscita Mario Samigli, anziano scrittore fallito vittima di una beffa crudele che fa leva su sogni di rivalsa letteraria mai sopiti. Egli conduce così una doppia vita, quella che vive e quella che trasfigura nelle favole, “feticci” contro la realtà e riparo dalle amarezze del quotidiano. Gli animali, soprattutto gli uccelli, rappresentano per lui un correlativo fantastico delle sue vicende, specchio e parallelo di abitudini e manie. Pure Svevo a pesci, asini, formiche e pappagalli affidò un’aspra morale. Al lettore il gusto di esplorare le proiezioni fantasiose di personaggio e autore, ravvicinate per la prima volta tra loro in questa edizione.
Matteo Palumbo è tra i massimi studiosi dell’opera di Italo Svevo, alla quale ha dedicato fra l’altro il volume La coscienza di Svevo (1976). Professore onorario di Letteratura italiana presso l’Università di Napoli Federico ii e collaboratore del “Manifesto” e della “Repubblica”. Tra le sue ultime pubblicazioni, «La varietà delle circunstanze». Esperimenti di lettura dal Medioevo al Novecento (2016), “Ei fu”. Vita letteraria di Napoleone da Foscolo a Gadda (2021).
Libro pubblicato con il contributo della Regione Campania.