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  • Intendiamoci: per quanto mi riguarda, questa è la storia di come siamo riusciti a trovare il vero assassino del delitto di Castelbuono, di come sia stato smascherato perché in fondo era quello che aveva sempre voluto, di come abbia confessato, sia stato condannato, eccetera eccetera. Per mia moglie, invece, è il racconto di come ci siamo conosciuti. Anni dopo, ci siamo

    rincontrati piaciuti frequentati innamorati e infine sposati. Le nozze ricorrono in questa storia. E poi ci sono gli altri che ogni tanto ci capita di rivedere per caso. Dopo pochi preamboli (il tempo, la famiglia, il lavoro) capita che parliamo di quello che è successo durante le poche ore che abbiamo condiviso allo stesso tavolo da invitati a un matrimonio.

    Per loro magari è la storia di un pomeriggio un po’ noioso e di un banchetto sfiancante. Eppure tutti, proprio tutti, a un certo punto mi dicono: ma ricordi la lunga discussione sulle legge... e gli scherzi... e non avrai dimenticato... Sentono che stare a quel tavolo ci ha insegnato qualcosa. Questa è la storia di Camillo. È naturale che prima o poi si finisca per parlare di lui.

    Camillo e la sua sentenza sbagliata, Camillo e le sue lunghe spiegazioni, Camillo e la sua impazienza di andare a fumare, Camillo e il gelo che scendeva quando attraversava la grande sala, Camillo e la sua sconfitta. Ripenso spesso a quel giorno che ha cambiato la mia vita e mi accorgo che non c’è un solo modo di decidere che cosa sia accaduto esattamente.

    Forse hanno ragione loro, forse una storia non è mai solo la narrazione di un fatto. E allora io mi dico che, in fondo, questa è la storia di un matrimonio e di un delitto, ma è soprattutto la storia del tavolo numero sette.

    Tavolo numero sette

Tavolo numero sette

Pubblicazione: 30 maggio 2019

Collana: Dissensi

ISBN: 9788896350751

Disponibilità: Ottima

Prezzo: 14.00 

Dall'autore del thriller Toringrad vincitore del Premio «Glauco Felici» Tolfa Gialli e Noir 2017

«È la grande virtù delle anime nobili, è il motore che manda avanti la parte buona del mondo. Non ti deve mica piacere, devi solo sentire che è la cosa giusta da fare».

Durante un matrimonio sei sconosciuti si ritrovano a condividere lo stesso tavolo, il numero sette. Stefano, collega dello sposo, giovane brillante e disinvolto, è seduto vicino a un uomo distinto che tutti evitano e guardano con sospetto. Ben presto la conversazione si concentra sul duplice omicidio di una madre e della figlia incinta che ha destato scalpore e polemiche perché l’unico imputato, un agente di recupero crediti, è stato giudicato non colpevole. Piano piano e con sempre più livore gli invitati cominciano a esprimere il proprio parere sulla sentenza, manifestando opinioni e pretese di imparzialità, che si scontrano con il freddo e professionale distacco degli uomini di legge. L’arco narrativo dura una manciata di ore, scandite dai momenti salienti delle nozze, dalla celebrazione in chiesa fino al taglio della torta. Nel frattempo Stefano si aggira tra le sale e nel giardino della grande villa scelta per il ricevimento, con l’intento di utilizzare il pacchetto di preservativi che si è infilato in una tasca prima di uscire e, perché no?, di risolvere il mistero sul delitto delle due donne.

A metà strada tra giallo investigativo e legal thriller, con prevalenza o dell’uno o dell’altro genere che si compensano e completano a vicenda, Tavolo numero sette è un romanzo sulla giustizia sociale, sul mondo mediatico e sull’influenza che ha nella percezione generale degli eventi. Un piccola perla.

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Recensioni

«Un giudice sotto accusa nel nuovo romanzo di Darien Levani», su Linkiesta.it una bella recensione di  Tavolo Numero Sette a firma di Elisabetta Favale

«Inestricabile fino all’epilogo, carico di mistero e ben strutturato, il omanzo gode di una maturità stilistica tale da rendere l’intera storia plausibilissima e la trama estremamente solida, senza quelle falle che permettono di intravedere la luce prima del finale», su Appunti di una giovane reader blog letterario la nuova recensione di Tavolo Numero Sette

Su Chili di libri si parla di Tavolo Numero Sette: «Un bel libro che ci ricorda come siamo e come dovremmo essere. Che ci dice che la giustizia a volte sbaglia, ma che la gente, quello che vuole sempre, è la forca, più ancora della verità. Che i processi che ci vengono raccontati in televisione, nei salotti o nei programmi di approfondimento, per forza di cose sono spesso di parte, non obiettivi, perché seguono le pance, non la logica»

Tavolo Numero Sette recensito su Cronache di Caserta

 

 

 

 

 

 

Tavolo Numero Sette recensito su El Ghibli – Rivista di Letteratura della Migrazione

«”Tavolo numero sette ” è un bel romanzo, che come thriller fa il suo dovere al punto che un po’ mi sono pentita di averlo letto di notte anziché di giorno; il caso è interessante, il tema del pubblico che pretende di mettere le mani sulla legge e la spettacolarizzazione dei processi sono affrontati dolorosamente e con cognizione», La Leggivendola

«La scrittura di Darien Levani è assolutamente scorrevole, nonostante l’argomento sia serio ed importante, ma riesce, in modo eccezionale, a tenere viva l’attenzione del lettore.È stato sensazionale sentirsi coinvolti nella storia tanto da diventare parte attiva di essa». A tutto volume libri con Gabrio recensisce Tavolo Numero Sette

«Tavolo numero sette di Darien Levani è un magistrale, intenso e riuscito mix tra un legal thriller e un giallo dal sapore classico», Lorenzo Mazzoni sul Fatto Quotidiano

«Un romanzo che appassiona fin dalle prime pagine grazie a una scrittura  avvolgente e brillante che rende partecipe il lettore fino alla fine. Un gran bel libro!». Loredana Cilento recensisce Tavolo Numero Sette

Nuova recensione per Tavolo Numero Sette sul blog letterario  Mangialibri

Darien Levani intervistato da Tommaso Giartosio per la rubrica “Un libro al giorno” del programma Fahrenheit Rai Radio3

«Avevo già apprezzato la penna di Darien Levani con Toringrad; le sensazioni e le emozioni che provai allora sono rimaste le stesse, e l’“effetto-calamita” ha continuato a sprigionare i suoi poteri, tanto da tenermi “incollato” alla storia che si costruiva pagina dopo pagina», Culturificio a proposito di Tavolo Numero Sette.

«Darien Levani torna con un romanzo a metà tra giallo investigativo e legal thriller, in cui attraverso l’evidente compattezza di fondo a mimare le tre unità aristoteliche di azione, tempo e luogo, costruisce e celebra minuziosamente la tragedia del sistema giudiziario, chiamato a dare risposte e a farlo in fretta.», scrive Erika di Giulio su Cinemafree.

«Vi consiglio di leggere “Tavolo numero sette” di Darien Levani, io, un po’ egoisticamente, sto già aspettando con curiosità la sua prossima opera chiedendomi quanto lungo sarà il suo prossimo salto», scrive Gianluigi Bodi su Senzaudio

«…la soluzione dell’enigma, lo spettacolare colpo di scena, è ciò che non ha rivali – e dunque, affrettatevi a leggerlo»., Modulazioni Temporali

«Tavolo numero sette è un ottimo crossover di generi. Un esperimento letterario molto ben riuscito che ti incuriosisce ed appassiona. La prima lettura di Darien Levani mi lascia un ricordo piacevole e nostalgico, con la voglia di approfondire la sua opera». Enrico Fasano  per Thrillernord recensisce il legal thriller di Darien Levani

«Storia interessante e romanzo molto ben scritto, che si presta anche per riflessioni profonde, sul sistema giudiziario, ma anche sull’animo umano e sulle convenzioni e ipocrisie sociali. Alla prossima, Darien!». Altra lusinghiera recensione per Tavolo Numero Sette sul rinomato sito dedicato alla giallistica d’autore MilanoNera 

Tavolo Numero Sette recensito su Pulp Libri

 

 

 

 

 

 


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