«In tempi bui, ha più valore anche il mondo di Jerome. In tempi bui, stuzzicare buonumore, intelligenza e analogie impensabili, è una specie di beneficenza per l’umanità. Questo è il motivo per cui tocca leggere i racconti di Seduto a schiacciare noci per uno scoiattolo. Uno di quei libri che sono impastati sempre con gli stessi ingredienti della vita, del mondo e del pensiero di Jerome: lord inglesi, maggiordomi, amori rasserenanti, ippodromi, circoli, padri o zie o nonni abbastanza inclini al rincoglionimento, equivoci, incontri segnati da un destino balordo; e soprattutto gente molto stramba […]. Ecco: racconti inutili con chiacchiere inutili. Roba tipo i dolci della domenica, che servono a sentirsi più gonfi, a ingrassare, a sonnecchiare davanti alla tv appena dopo. Ma che sono il punto focale della domenica, perché danno il sapore della leggerezza, dell’eccezione, della trasgressione. Mettono il buonumore, sia prima, nell’attenderli; sia nel consumarli; sia nell’averli consumati. […] È come se fosse una palestra per diventare lettori più intelligenti, più attenti, vigili, capaci di cogliere sfumature, altri sensi». (dalla prefazione di Francesco Piccolo)
L’autore
Jerome Klapka Jerome (1859-1927), scrittore e giornalista, è conosciuto come uno dei maggiori umoristi britannici. Autore del romanzo Tre uomini in barca e della raccolta di racconti Pensieri oziosi di un ozioso, fu condirettore della rivista The Idler e direttore di To-Day. In un periodo di difficoltà economiche, a seguito del fallimento della sua compagnia teatrale, cominciò a scrivere racconti e bozzetti umoristici per sbarcare il lunario, fino a quando alcuni di questi non furono pubblicati in rivista. Fu pacifista e si arruolò, durante la prima guerra mondiale, come autista di ambulanze.
Il traduttore
Giovanni Giri ha curato per le Edizioni Spartaco la versione italiana dei romanzi The White Family, Il diluvio e Anni Luce di Maggie Gee, della raccolta di racconti Elvis Phong è morto! di Linh Dinh (2006), nonché del romanzo Il mio anno da assassino di F.C. Delius (2008) dal tedesco.