«Mia nonna era un bel tipo di donna. Si chiamava Flora Tristan. Proudhon diceva che era geniale. Dato che non ci capisco niente, mi fido di Proudhon. Inventò un sacco di storie socialiste, fra cui l’Unione Operaia. Gli operai riconoscenti le fecero un monumento nel cimitero di Bordeaux». – Paul Gauguin
Flora Tristan (1803-1844), femminista e socialista. Fra i suoi scritti principali, un’inchiesta sociale sulle condizioni delle classi popolari a Londra e un progetto sulla necessità di costituire un’Unione operaia, che la portò nell’ultimo anno di vita a viaggiare in Francia, di città in città, per diffondere di persona le sue idee presso i circoli operai. Nei suoi scritti, la questione dell’emancipazione femminile occupa un posto centrale: «Anche l’uomo più oppresso del mondo ha la possibilità di opprimere un altro essere umano, la moglie».
Lina Zecchi insegna Storia della cultura francese all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Collabora a diverse riviste letterarie. I suoi interessi comprendono gli incroci fra letteratura utopica e relazioni di viaggio, la scrittura femminile del Novecento in Francia e i rapporti fra esotismo e colonialismo. Ha tradotto opere saggistiche e letterarie, da Denis Diderot a Henri Michaux.