«In un giorno come questo è nato il Profeta. Papà, è vero che nel giorno della nascita del Profeta non può succedere nulla di male ai bambini?», chiede la figlia al protagonista del romanzo. Ma, proprio quel maledetto lunedì, Mustafa viene prelevato dagli agenti della Sicurezza di Saddam davanti alla scuola in cui insegna. Non conosce i motivi del suo arresto e per quindici mesi viene trasferito di prigione in prigione, torturato, sottoposto a indicibili soprusi. La sua pena sarà alleviata solo dalla dignità, dal coraggio e dalla solidarietà dei suoi compagni di detenzione. Strazianti e intense come non mai le descrizioni della vita carceraria sotto un regime totalitario.
Saddam City
traduzione di Luisa Baggi
«... un regime brutale, un paese governato dalla paura, dove gli innocenti vengono abitualmente incarcerati e torturati» - Liberator
Recensioni
• «Saeed era un detenuto sotto il regime di Saddam Hussein e i dettagli che narra in questo romanzo sono terribili» (Independent)
• «… tutti coloro che volessero saperne di più sull’Iraq e su Saddam leggeranno i lavori di Mahmoud Saeed» (Anna Battista, Erasing Clouds)