«La fede nei grandi destini delle anime». Una fede che si fa “pensiero della differenza” femminile, riscoperta e cura dell’essenziale. Avrebbe potuto citare martiri e santi, teologi e dottori della Chiesa, e invece Matilde Serao sceglie ancora una volta le donne. Una madre che «avrebbe l’autorità, ma preferisce l’indulgenza», una «creatura gracile e silenziosa», una figura fiera e orgogliosa rinnovatasi in un’«anima che vale quella di tutti gli apostoli»: sono Le Marie gli esempi di un proselitismo «primitivo, iniziato nella semplicità della coscienza e sotto la forma candida e buona dell’amor mistico», che l’oratrice propone al variegato pubblico delle sue conferenze. E Santa Teresa. Un modello che Serao pare avere ben presente nella ricerca spirituale che la tocca nel profondo a un certo punto della sua esistenza: «Ella non ama come i grandi passionali, senza giudicare: ella ama, come tutti i grandi innamorati, dopo aver giudicato». E, cogliendo il senso di una parola che all’epoca nemmeno esisteva nell’uso comune – resilienza – la scrittrice e giornalista sembra parlare a noi oggi, in un tempo di materialismo dilagante, egoismo distaccato e rigetto sterile della sofferenza propria e altrui: «Fecondiamo il dolore! Facciamone della forza operosa ed utile; facciamone della bontà giudiziosa ed efficace; facciamone dell’affetto gentile e securo; facciamone del lavoro oscuro, ma necessario; facciamone del lavoro grande ed imperituro!».
La curatrice
Donatella Trotta è nata e cresciuta a Roma. Dopo una formazione cosmopolita ha scelto di vivere e lavorare a Napoli, dove si è laureata all’Università Federico II. Giornalista professionista (alle pagine culturali del quotidiano «Il Mattino»), collabora con riviste, tra le quali «Leggendaria» e «Andersen». Già docente di ruolo di materie letterarie, è autrice, traduttrice e curatrice per varie case editrici, per adulti e ragazzi, di testi tra saggistica e narrativa, divulgazione e poesia. Per il suo impegno nel sociale, nella letteratura giovanile e nella promozione del libro, della lettura e dell’arte come esperienza ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra gli altri, il Premio Andersen, il Premio internazionale di giornalismo civile dell’Istituto italiano per gli Studi filosofici, l’Eip-Italia (École Instrument de Paix) dell’Unesco e il Premio di giornalismo Matilde Serao a Carinola, nell’ambito del quale ha ricevuto anche una targa d’argento del Presidente della Repubblica per i suoi studi sulla «madre fondatrice» del “Mattino”. Per Edizioni Spartaco ha curato, dal 2020 al 2023, l’opera di Matilde Serao L’anima dei fiori in otto volumi illustrati da Angelo Maisto.
Libro pubblicato con il contributo della Regione Campania.