I movimenti giovanili di protesta degli ultimi quarant’anni sono una realtà da esplorare per Gianluca Vitiello, traduttore freelance mosso dall’esigenza di rispondere ai suoi personali interrogativi sulla partecipazione oggi. L’autore fila la trama di un impegno politico fatto di cortei, occupazioni, centri sociali, ma soprattutto animato da tanti ragazzi. Leonardo, Valeria, Claudio. E ancora Luca, Peppe, Diego. La loro storia diventa il racconto degli avvenimenti che hanno caratterizzato l’opposizione sociale in Italia dal Nord al Sud. Interrogando operai, disoccupati, no-global e raccogliendone le testimonianze, Vitiello traccia un percorso, seguendone l’evoluzione dal ʼ68 a oggi, e ne registra i cambiamenti, che sono quelli di una società entrata nel pieno dell’emergenza per il precariato, la globalizzazione, i disastri ambientali, le aspirazioni deluse.
«Il motore primo dei suoi scritti sono gli individui» scrive Silvio Perrella nella prefazione. «Non è un caso che ogni capitolo sia contraddistinto da un incontro e dalla traccia umana che ha lasciato incisa nella sua memoria».