Frivole. Serie e austere. Umilissime. Fulgide, superbe. Tenere e orgogliose. Ricche o modeste. Timorose, pie. Provocanti. Appassionate. Per ogni sfumatura di colore, una sfaccettatura del carattere. La rosa è donna per Matilde Serao, «con le sue foglie leggiere e le sue spine pungenti, simbolo eterno della vita». Sembra quasi di vederli quei riccioletti che si chinano, nel sole, su una rosa appena sbocciata, e la mano candida che la innaffia, o il fiore che palpita sul petto della popolana come su quello della dama, in un susseguirsi di bozzetti evocativi, odorosi, sentimentali. Che sia su un altare o su un davanzale, che sia di un pallore accecante o di un rosso esuberante, la rosa, come la donna, non può passare inosservata. Irresistibile come un bocciolo che cominci a mostrare i suoi petali, promessa di delizie, preludio all’abbandono dell’amore. Inebriante, tale da catturare la fedeltà pure del più insospettabile tra gli innamorati.
«Le rose 2020» di Angelo Maisto è l’acquerello disegnato ad hoc dall’artista per la copertina. Le illustrazioni in bianco e nero all’interno sono particolari dell’opera.
LA CURATRICE
Donatella Trotta, nata a Roma, è cresciuta e si è formata tra Italia, Giamaica, Svizzera e Giappone prima di fermarsi per sua scelta a Napoli dove, dopo la laurea in Lettere moderne, vive e lavora. Giornalista professionista (dal gennaio 1983 alle pagine culturali del quotidiano partenopeo “Il Mattino”), già docente di ruolo di materie letterarie, è anche autrice, traduttrice e curatrice di libri tra saggistica e narrativa, divulgazione e poesia per varie case editrici, per adulti e ragazzi. Per il suo impegno nel sociale, nella letteratura giovanile e nella promozione del libro, della lettura e dell’arte come esperienza ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra i più recenti, il Premio Andersen, il Premio internazionale di giornalismo civile dell’Istituto italiano per gli Studi filosofici, l’Eip-Italia (École Instrument de Paix) dell’Unesco e il Premio di giornalismo Matilde Serao a Carinola, nell’ambito del quale ha ricevuto anche una targa d’argento del Presidente della Repubblica per i suoi studi sulla «madre fondatrice» del “Mattino” che hanno aperto nuove piste di ricerca stimolando tesi di laurea, da Milano a Roma.