Vigoroso, pronto a spiccare, candido, dalla poltrona vellutata di un teatro, civettuolo nella sala di un ristorante alla moda, languido a un tavolo da gioco: è la vita consumata in una sera dal crisantemo bianco appuntato alla giacca del giovane elegante in attesa di una signora chic notato da Matilde Serao a Parigi: l’uomo, la donna e la corolla, un’ombra soave, malinconica, shakespeariana all’occhiello: «Il gentil fiore pare una margherita doppia – ma non è l’enigma dell’amore quello che vi si cerca d’indovinare, è l’enigma della vita: morire… dormire… sognare…». E come davanti al crisantemo, così alla vista del giglio («il fiore delle vergini e dei filosofi, dei re e delle piissime donne, delle anime sublimi e dei cuori eroici»), del lilla («così incantevole e incantato insieme») e dei garofani («è l’ora imperiosa della loro seduzione»), «lo scrittore sognatore è rimasto estatico a contemplare tanta fresca bellezza, tanta incantevole poesia, tanta armonia ineffabile di colori e di fragranze».
LA CURATRICE
Donatella Trotta, nata a Roma, è cresciuta e si è formata tra Italia, Giamaica, Svizzera e Giappone prima di fermarsi per sua scelta a Napoli dove, dopo la laurea in Lettere moderne, vive e lavora. Giornalista professionista (dal gennaio 1983 alle pagine culturali del quotidiano partenopeo “Il Mattino”), già docente di ruolo di materie letterarie, è anche autrice, traduttrice e curatrice di libri tra saggistica e narrativa, divulgazione e poesia per varie case editrici, per adulti e ragazzi. Per il suo impegno nel sociale, nella letteratura giovanile e nella promozione del libro, della lettura e dell’arte come esperienza ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra i più recenti, il Premio Andersen, il Premio internazionale di giornalismo civile dell’Istituto italiano per gli Studi filosofici, l’Eip-Italia (École Instrument de Paix) dell’Unesco e il Premio di giornalismo Matilde Serao a Carinola, nell’ambito del quale ha ricevuto anche una targa d’argento del Presidente della Repubblica per i suoi studi sulla «madre fondatrice» del “Mattino”.