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  • «Il narratore dominante. Asimmetrie di potere e gaslighting» Prefazione di Francesco Eriberto d’Ippolito, Direttore del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.

    Fino ad oggi assente nelle previsioni normative degli ordinamenti europei, il gaslighting è una forma di manipolazione psicologica subdola e dannosa. Sulla base di un rapporto asimmetrico, sbilanciato nei sentimenti, genera un controllo deleterio, capace di indurre una persona, o anche un gruppo di persone, a diffidare del proprio modo di vivere e sentire la realtà, al punto di finire con il consegnare

    le chiavi di accesso ad una versione contraffatta di sé a chi s’impone come soggetto dominante. Si tratta di un abuso che si consuma principalmente nei rapporti interpersonali, ma può anche travalicarli; un abuso che conta sulla fiducia delle vittime, sulla loro inconsapevolezza e, più di tutto, sulla necessità dell’abusante di gestire i rapporti secondo le proprie esigenze. Se è immaginabile che questo

    genere di sopraffazione si consumi prevalentemente tra le mura domestiche, in relazioni sentimentali, proiettando la concezione manipolatoria su una scala più ampia, e riprendendone gli elementi caratterizzanti, si possono considerare anche più estese forme di dominio, molte delle quali derivanti da condotte apparentemente irreprensibili. Un ulteriore possibile contesto

    potrebbe essere quello politico, nel quale il gaslighting assumerebbe un’accezione ancora più pericolosa, sfruttando le tipiche asimmetrie di potere e di status per esercitare un controllo sugli individui e sulle masse. Strategie manipolatorie possono essere realizzate da leader e da partiti politici o da istituzioni per fini ideologici per modificare la realtà e mantenere un dominio

    sulla popolazione, inconsapevolmente condizionata dal potere esercitato. Al pari corrisponderebbero a schemi tipici del gaslighting la delegittimazione e il discredito delle voci dissidenti o critiche, additate come “folli”, “traditrici”, “nemiche del popolo”, minate nella loro credibilità e isolate dal dibattito pubblico. Non estraneo a tali vicende appare il controllo

    esercitato dai mezzi di comunicazione, determinando, come effetto della sopraffazione, un’amplificazione delle asimmetrie esistenti e limitando, di fatto, la capacità della società di accedere a informazioni accurate e contrastanti. In tali ambiti, la portata delle conseguenze di queste forme di prevaricazione si rivelerebbe devastante, a cominciare

    dall’erosione della fiducia nelle istituzioni e negli imprescindibili processi democratici, con la continua messa in discussione della realtà. Lo stesso aumento della polarizzazione sociale generata dal gaslighting viene a costituire un fattore in grado di alimentare la divisione sociale e l’ostilità tra gruppi, oltre a generare dell’apatia e sfiducia verso la politica, e la conseguente

    disaffezione alla partecipazione nelle scelte sociali. Superare la dimensione discorsiva del fenomeno per giungere a una consistenza prima ontologica e poi ermeneutica, riconoscerne le dinamiche, comprenderne le conseguenze e adottare misure concrete per contrastarlo, appare un compito collettivo oggi assolutamente prioritario. Ciò contribuirà

    a salvaguardare la verità, la giustizia e il rispetto dei diritti fondamentali, sia nelle relazioni interpersonali sia nei più ampi contesti politici e sociali.

    Inganni e potere. Il gaslighting

Inganni e potere. Il gaslighting

Pubblicazione: 17 maggio 2024

Collana: I Saggi

Pagine: 252

ISBN: 979-12-80955-10-4

Disponibilità: ottima

Prezzo: 18.00 

A cura di Claudio Lombardi e Rita Raucci. Prefazione di Francesco Eriberto d'Ippolito

Una violenza che non lascia occhi neri né lividi

«Indagando a fondo il gaslighting saremo in grado di capire meglio il nesso

tra le macro e le micro prevaricazioni, dentro e fuori le mura domestiche».

Il gaslighting, insidiosa manipolazione psicologica, oltre che nelle relazioni interpersonali, può manifestarsi in ogni situazione in cui vi siano asimmetrie di potere o di status, come nella politica e nell’economia, e in tutte le forme di dominanza sociale che producano ripercussioni negative sull’autostima.

Quattro esperti, di diritto, cinema, letteratura e comunicazione, affrontano un argomento complesso e sfaccettato, presentandolo da varie prospettive. Il saggio offre una chiave interpretativa che ingloba cultura patriarcale e stereotipi, bias cognitivi e dittatura degli algoritmi, propone riflessioni, incoraggia a porsi domande. «Superare la dimensione discorsiva del gaslighting per giungere a una consistenza prima ontologica e poi ermeneutica, riconoscerne le dinamiche, comprenderne le conseguenze e adottare misure per contrastarlo appare un compito collettivo prioritario», scrive in prefazione il professore d’Ippolito.

Il testo nasce dal cortometraggio Io vivo per te, di cui Rita Raucci è ideatrice, interprete e, con Claudio Lombardi e Paolo Mazzarella, sceneggiatrice. Lo short film, che ha ottenuto apprezzamenti e premi in Italia e all’estero, è visionabile utilizzando il QR Code all’interno del libro.

 

 

Libro pubblicato con il contributo della Regione Campania.

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Recensioni

Recensione su Il Mattino (Napoli)

 

«Inganni e Potere, il Gaslighting rappresenta un testo imprescindibile per chiunque desideri comprendere le dinamiche sottili e pericolose della manipolazione psicologica. […] Il Gaslighting, descritto come una forma insidiosa di manipolazione, viene esplorato attraverso le prospettive di quattro esperti nei campi del diritto, cinema, letteratura e comunicazione». Alberto Smaldone su The Man Who Sold The World.

Intervista a Rita Raucci su Globalist Syndication.