Fantasmi, prodigi, apparizioni. Ma niente è come sembra. Il “soprannaturale” di Herbert George Wells è in continua lotta con il razionale. Scettici e creduloni, uomini di scienze e di lettere si fronteggiano in uno scontro dove la debolezza umana può imbattersi in quel «verde orrore» di cui già parlava Omero.
Una macchia sul soffitto che prende la forma di una donna misteriosa. Un gioco di luce che proietta la sagoma di una defunta. Un inquietante sosia che vaga molesto durante la vigilia di Natale. Un’ombra che terrorizza un giovane entrato nella casa sbagliata. Una camera infestata dalla più invincibile delle presenze, la paura.
Cinque storie, cinque affascinanti “visioni”, nell’elegante e originale traduzione di Stefano Manferlotti, che si aprono con un racconto scoperto pochi anni fa e adesso per la prima volta proposto in italiano. Tutte rivelano aspetti inediti dell’opera del grande scrittore britannico che indaga il paranormale al lume della ragione.
Stefano Manferlotti, professore emerito di letteratura inglese, ha insegnato all’Università di Napoli Federico II. Oltre a numerosi saggi in rivista e in opere collettanee, ha pubblicato volumi su Shakespeare, Orwell, Huxley, Joyce, Burgess e sulla letteratura interetnica in Gran Bretagna. Intensa anche la sua attività di traduttore. Ultima, in ordine di tempo, la traduzione e cura de La fattoria degli animali di George Orwell (Marsilio, 2021). Dirige la collana di studi inglesi e americani Il Leone e l’Unicorno edita da Liguori.
«Wells è lo storico dei secoli a venire» Joseph Conrad
«I libri di Wells dovranno incorporarsi alla memoria generale della specie» Jorge Luis Borges
«L’uomo di scienza che è in Wells ha sempre l’ultima e chiarificatrice parola» Stefano Manferlotti
Libro pubblicato con il contributo della Regione Campania.