«La notte di San Nicola, all’imbrunire, ho ricevuto l’ordine di diventare assassino». Così inizia questo romanzo secco, intelligente e penetrante, che affronta argomenti scottanti come colpa, vendetta, giustizia, vita e morte.
Il narratore è uno studente di Berlino, la vittima designata un ex giudice nazionalsocialista, assolto, nella Repubblica federale tedesca, dall’accusa di crimini di guerra dopo aver condannato a morte Georg Groscurth, l’ex medico personale di Rudolf Hess, diventato membro della resistenza.
Per la scrittura di questo romanzo – gremito di riferimenti e di personaggi storici realmente esistiti, a cominciare dal giudice che deve essere assassinato o dal medico di Hess – Delius attinge alla vera storia della vedova di Groscurth e alla sua lotta trentennale per ottenere giustizia.
La donna subirà, nel nuovo regime liberaldemocratico, ingiurie quasi peggiori di quelle subite durante il nazionalsocialismo: le sarà imputato di essere comunista, sarà accusata di volere il rispetto delle norme costituzionali, sarà licenziata. E, infine, sarà privata dello status di vedova di un perseguitato politico.
Il grande merito di questo romanzo è quello di far rivivere il ricordo del dopoguerra, che Delius definisce «l’età della pietra della democrazia».