Un’azienda chimico-farmaceutica lancia sul mercato un prodotto dagli effetti dirompenti: CUPIDIX, la pillola che fa provare le stesse sensazioni dell’innamoramento e le sostiene nel tempo. Si afferma un’euforia generalizzata e artificiale, dalla quale sono esclusi solo coloro che soffrono per traumi sentimentali irrisolti. Si decide quindi di mettere a punto un secondo farmaco che prepari il terreno al primo: DISAMOR. Sofferenza e crisi depressive sono uno spettro del passato, ma la reazione di tante categorie che vivono sull’insoddisfazione è violenta. Dal clero agli psicoanalisti, dagli industriali ai cronisti di nera, è un fiorire di attacchi. I fatti vengono vissuti attraverso l’intreccio delle storie di tre coprotagonisti. Carlo, trentatré anni, infermiere, talentuoso sassofonista con la passione del jazz. La sua tendenza a cercare l’innamoramento passionale gli impedisce di vivere rapporti stabili. È il consumatore ideale di CUPIDIX. Ada, ventisei anni, aspirante attrice, fatica a dimenticare il suo ex fino a quando non decide di inghiottire una pasticca di DISAMOR. Giovanni, rampante, ambizioso, professa aperto disincanto verso l’amore e, temendo che possibili sbandate possano compromettere la sua carriera, s’inventa una terza pillola, FIDELIX, per cementare la fedeltà di coppia.
PAOLO PASI (Milano, 1963), giornalista e scrittore, nel 1995 vince la prima edizione del premio giornalistico Ilaria Alpi e dal 1996 lavora in Rai. Ha scritto romanzi e racconti, tra cui Memorie di un sognatore abusivo (2009), E il cane parlante disse bang (2011), Il sabotatore di campane (2013) pubblicati da Edizioni Spartaco e il saggio Ho ucciso un principio – Vita e morte di Gaetano Bresci.
Pasi è anche chitarrista e compositore, e fa parte della giuria del premio musicale Piero Ciampi. Dopo Fuori dagli schermi, nel 2014 è uscito il suo nuovo cd Un bacio stralunato.