Il moto veneziano sembrava svolgersi secondo il copione di una commedia dal lieto fine. Sotto il palazzo risuonavano le grida «viva la costituzione». Ma mentre i capi già si felicitavano, all’improvviso dal popolo partì l’inaspettato grido «abbasso il governo!». Ed ecco il colpo di scena: i capi venivano scavalcati, il tumulto si trasformava in rivoluzione.
Capi e popolo
Il Quarantotto a Venezia
con introduzione e saggio di Piero Brunello
Una principessa in esilio scrive la storia di una rivoluzione in corso