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Oscuro, beffardo, inquieto, il Malombra è una figura dell’immaginario popolare del Meridione italiano, antesignano dei supereroi moderni più amati. Le sue gesta tramandate dalla penna dello scrittore Vincenzo Sacco saranno protagoniste della presentazione di venerdì 7 maggio alle 21 sulla pagina facebook di Prospero/ Enoteca letteraria.
La padrona di casa Cinzia Orabona e Stefano Leone terranno a battesimo il romanzo dello scrittore siciliano, romano d’adozione, che con LA LEGGENDA DEL MALOMBRA promette di trasportare i lettori in una Messina del 1848 in cui il bene e male si fronteggiano tra mille avventure e colpi di scena scena in un’epica fumettistica che non ha nulla da invidiare alla Gotham City di Batman.
IL LIBRO
Nel 1848 Messina è sconvolta da tumulti insurrezionali contro il governo borbonico. Gli echi giungono al villaggio di San Sallier sui Nebrodi, dove si combatte un altro tipo di battaglia. Il Partito, come un fiume sotterraneo, avvelena le radici del potere istituzionale, straripando con atti di violenza e soprusi. A opporsi è un demone, uno spirito che s’insinua nel corpo delle vittime rianimandole per punire gli oppressori. All’affilata spada francese e alla lunga catena avvolta a un braccio, affianca un’arma più potente, la paura. I superstiziosi picciotti al comando del vampiresco avvocato Ginestra ne sono terrorizzati. La leggenda si diffonde di bocca in bocca. Lo chiamano Malombra. Il fantasma compare di notte e negli inferi svanisce dopo le sue incursioni, in sella a un cavallo dal muso scheletrico, seguito da un feroce cane di mannara. Gli occhi scintillano al buio. Sono di un tormentato verde cinabro, ricordano forse quelli del principe Leonardo Valentini, appena rientrato da Parigi al compimento degli studi alla Sorbona. Il giovane era stato mandato oltralpe dieci anni prima, quando i genitori scomparvero in circostanze sulle quali nessuno ha saputo fare chiarezza. Il nobile si ricongiunge alla sorella minore Patti, al tutore Savino Melìa, all’eccentrico e geniale cugino Federico. Ritrova inoltre il suo amore fanciullesco, Doriana, ora splendida donna in fiore irresistibilmente sfrontata. E Diavolo, il suo fedele amico a quattro zampe.
Oscuro, beffardo, inquieto, il Malombra è una figura dell’immaginario popolare del Meridione italiano, antesignano dei supereroi moderni più amati, che tutti ricomprende sotto il suo cilindro vermiglio.
Illustrazioni interne di Alessio Furfaro.
L’AUTORE
Vincenzo Sacco è nato a Palermo nel 1987, il 28 dicembre, cento anni dopo la prima proiezione pubblica del cinematografo dei fratelli Lumière nel seminterrato di un locale parigino. Ha lavorato alla distribuzione cinematografica di oltre sessanta lungometraggi, sia italiani che internazionali, e di numerosi eventi di successo legati al mondo della celluloide. Oggi è il direttore della divisione distribuzione di Altre Storie e, nella stessa società, partecipa allo sviluppo e alla realizzazione produttiva di film per il grande schermo e la televisione. Dal 2019 è direttore artistico del Sicilia Film Fest. È fondatore del blog pop nerd Librisenzagloria.com dedicato alla trasposizione della letteratura nel cinema e nelle serie tv.
Finalista con il saggio Gli appunti di Pier Paolo Pasolini: dal film da farsi al farsi del film al Premio Adelio Ferrero, Festival della Critica cinematografica, ha pubblicato nel 2012 Pornozeus. Quando il dio padre fulminò la Sicilia (Novantacento), nel 2018 Screens wide shut. Cinema e massoneria (Rogas), nel 2019 Il ragazzo che non voleva morire (Spazio Cultura) e Sigonella files (Bibliotheka