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Spartaco Magazine apre l’anno celebrando le parole e dedicando il suo primo numero del 2025 alla PAROLA DELL’ANNO appena trascorso, scelta dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. RISPETTO, termine dalle molteplici declinazioni, come ci mostra già il primo autore, lo sceneggiatore Daniele Lupo, che in tre racconti “bonsai” ne esplora la potenza semantica.
Daniele Lupo, palermitano classe 1985, scrittore, sceneggiatore e regista, Ha pubblicato Bonsai (Fucine Editoriali, 2020) e Acquario (Fucine Editoriali, 2023) due raccolte di drabble, racconti brevissimi scritti con massimo 100 parole. Qui potete leggere tre suoi inediti in esclusiva per Spartaco Magazine
Ultime volontà
Nel suo testamento il Nonno lasciava a noi la sua casa, con una precisa istruzione: potevamo fare tutto, tranne togliere il quadro dal soggiorno.
Era un quadro veramente brutto, ma lo aveva dipinto la Nonna e lui ci teneva tanto.
Mamma e Papà hanno rimodernato la casa, comprato mobili nuovi e fatto grandi pulizie. Dopo lunghe discussioni hanno deciso di buttare il quadro della Nonna. Era davvero, davvero brutto. Siamo andati a letto e siamo saltati in aria: la nuova cucina era difettosa.
Ora siamo in Paradiso, e va bene, ma penso ancora che non avremmo dovuto toccare il quadro!
Mancanze
Due amici, durante una festa
A: È davvero una bella festa.
B: Come mai non c’è Rispetto?
A: Credo che nessuno l’abbia invitato.
B: Perché non l’hai fatto tu?
A: E perché non l’hai fatto tu?
B: Pensavo l’avresti fatto tu.
A: E io pensavo l’avresti fatto tu.
B: Allora perché non l’hai fatto?
A: E tu perché non l’hai fatto?
Continuano così, per sempre.
FINE
Tregua
La guerra durava da anni. Il Cecchino, appostato, vide il Soldato avvicinarsi lungo il sentiero della montagna. Il Cecchino imbracciò il fucile e mirò alla testa del Soldato. Il dito era sul grilletto. Ancora pochi istanti e il terreno si sarebbe bagnato di sangue. Di nuovo.
Il Soldato si voltò indietro, cercando qualcuno. Il Cecchino vide avvicinarsi una Donna con una Neonata fra le sue braccia. Il Soldato baciò entrambe. Doveva essere la sua famiglia.
Il Cecchino sospirò, allontanando il dito dal grilletto.
Gli anni di morte erano stati tanti. Sentiva il bisogno di una piccola tregua. Almeno per oggi.
Etichette: Daniele Lupo, Parola dell'anno, Parole di peso, racconti, Rispetto, Spartaco Magazine, Treccani