Cronache e leggende paesane, storie di passioni elementari e di esseri primitivi, un mondo del peccato e del male a cui si contrappone un’ansia di liberazione e di riscatto, la leggerezza idillica e trasognata del paesaggio: questo è l’affascinante universo della scrittrice sarda Grazia Deledda. Il romanzo “Canne al vento” sarà al centro del dibattito, venerdì 9 giugno 2017, alle ore 18,30, nell’ambito del ciclo di incontri “Matti per i classici”, nella Libreria Spartaco, in via Martucci 18 a Santa Maria Capua Vetere (Ce).
L’autrice
Grazia Deledda (Nuoro 1871 – Roma 1936) è stata una scrittrice intensa e feconda, la cui fama si diffuse anche all’estero; nel 1926 le fu conferito il premio Nobel per la letteratura.
La trama
Efix è un contadino sardo aggrappato con amore all’ultimo “poderetto” posseduto dalle tre sorelle Pintor, nobili e di pochissimi mezzi, chiuse in uno sdegnoso isolamento, lontane dalla nuova società rozza e impertinente dei mercanti e degli usurai. Oppresso dall’immenso rimorso per un antico delitto, Efix vive una vita “santa” alla ricerca dell’espiazione suprema e sarà lui a tentare di lenire il disastro finanziario procurato dal ritorno dello sbandato nipote Giacinto. Protagonista di questo che è il più celebre romanzo di Grazia Deledda, pubblicato nel 1913, Efix assurge così a immagine dell’umana sofferenza, sempre uguale e sempre immobile nel tempo, rimanendo nella memoria del lettore come uno dei più potenti personaggi della narrativa novecentesca.