Dopo la pausa estiva venerdì 20 ottobre, alle ore 18, torna l’appuntamento con “Matti per i classici“, il gruppo di lettura dedicato alla riscoperta e approfondimento dei classici senzatempo della letteratura mondiale. Il libro che è stato la lettura dell’estate è “Furore” (Grapes of Wrath, letteralmente l´uva dell´ira) capolavoro dello scrittre statunitense John Steinbeck, premio Nobel per la letteratura nel 1962.
Ingresso libero.
Il Libro
Pubblicato nel 1939, “Furore” è subito divenuto il romanzo simbolo della Grande Depressione americana. Nell’odissea della famiglia Joad, in penosa marcia, come migliaia e migliaia di americani, è ripercorsa la storia delle grandi, disperate migrazioni interne, lungo la Highway 66, verso lo sfruttamento, la miseria, la fame: un quadro potente e amaro di una dura Terra promessa dove la manodopera era sfruttata e mal pagata, dove ciascuno portava con sé la propria miseria “come un marchio d’infamia”.
L’autore
John Ernst Steinbeck, Jr. (Salinas, 27 febbraio 1902 – New York, 20 dicembre 1968) è stato uno scrittore statunitense tra i più noti del XX secolo, autore di numerosi romanzi, racconti e novelle. Fu per un breve periodo giornalista e cronista di guerra nella seconda guerra mondiale. Nel 1962 gli fu conferito il Premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: “Per le sue scritture realistiche ed immaginative, unendo l’umore sensibile e la percezione sociale acuta”.
Ha ricevuto anche la Medaglia presidenziale della libertà dal Presidente Lyndon B. Johnson il 14 settembre 1964. È considerato uno dei principali esponenti della cosiddetta “Generazione perduta”