La pagina Facebook della Libreria Spartaco di Santa Maria Capua Vetere (Ce) questa settimana si tinge di giallo: MASSIMO CARLOTTO, maestro del genere, presenta il suo romanzo fresco di stampa «E VERRÀ UN ALTRO INVERNO» edito dalla Rizzoli. La diretta è per giovedì 20 maggio alle ore 20. A chiacchierare con lo scrittore è il libraio ed editore Ugo Di Monaco.
LO SCRITTORE
MASSIMO CARLOTTO è l’inventore della serie di Marco Buratti detto l’Alligatore. Ha scritto numerosi romanzi tra cui “Arrivederci amore, ciao”, “L’oscura immensità della morte”, “Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane”, “La signora del martedì”. Per Rizzoli ha pubblicato “Il turista” e l’antologia “Sbirre” con Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni.
IL ROMANZO
Bruno Manera e Federica Pesenti sembrano una coppia felice. Lui è un ricco cinquantenne, lei di anni ne ha trentacinque ed è l’erede di una dinastia di imprenditori della “valle”, operoso distretto del Settentrione dove dominano i maggiorenti, l’élite dei capitani d’industria che ha costruito l’ordine del duro lavoro per tanti, del profitto per pochi e delle menzogne per tutti. Su insistenza di Federica, Bruno accetta di trasferirsi in paese, varcando la frontiera invisibile della provincia profonda. Ma quando Manera comincia a subire una serie di gravi atti intimidatori, la situazione precipita. Ad aiutarlo c’è solo Manlio Giavazzi, un vigilante dalla vita sfortunata, convinto che certe faccende vadano risolte tra paesani. Poi il caso gioca un tiro mancino e in una girandola di fulminanti colpi di scena scivoliamo nelle pieghe di un mondo marcio – il nostro – in cui l’amicizia è il vincolo di un’associazione a delinquere, l’amore una speculazione, il matrimonio un campo di battaglia, la solidarietà tra conterranei un patto d’omertà e la famiglia una connection criminale. Massimo Carlotto strappa la maschera a personaggi avvelenati dagli inganni delle loro doppie vite, perché l’avversario è chi ti dorme accanto e il nemico è colui di cui ti fidi. Nel segno della fatalità sovverte la logica del poliziesco, mostrando senza reticenze la ferocia inconfessabile della brava gente e inchiodandoci all’enigma che nessuna detection può risolvere: il mistero di chi siamo davvero.