Siamo nel 1978, a seguito della chiusura dei manicomi decisa della legge Basaglia, un’umanità violata da anni di atroce detenzione e volutamente dimenticata dal mondo viene catapultata nel modo dei “sani”. Lo scrittore Daniele Germani per il suo nuovo romanzo Come eliminare la polvere e altri brutti pensieri – che sarà presentato per la prima volta giovedì 26 settembre alle 18 alla Libreria La Feltrinelli Genova -ha deciso di partire dalla pazzia quale stigma sociale per scavare nell’animo umano, affrontando con stile ricercato temi delicati quale l’alienazione, il valore della diversità e il potere dirompente dell’immaginazione capace di rompere i muri della solitudine e dell’indifferenza.
«L’autore ci conduce nel labirinto dell’agentività umana, un senso di dolore fisico arriva al lettore» scrive Elisabetta Favale su Linkiesta. Per Loredana Cilento «Daniele Germani ha scritto un libro che vale la pena leggere, lui ci mostra una realtà che può davvero far paura!».
Dopo le prime lusinghiere recensioni del libro lo scrittore romano di nascita e genovese di adozione ha scelto La Feltrinelli del capoluogo ligure per il primo incontro con i lettori nel corso del quale sarà accompagnato da Massimiliano Salvio, giornalista de La Repubblica.
Ingresso libero.
Il libro
Una donna, un uomo, un pazzo. Lei ha un rimpianto, aver lasciato il pianoforte e la musica per dedicarsi al marito e ai figli. Lui è ossessionato da una nota stonata, che gli risuona nella testa e non gli dà pace. Il folle sta preparando una bomba, per annientare il padre che non l’ha mai accettato. Siamo all’inizio degli anni Ottanta, la chiusura dei manicomi imposta dalla legge Basaglia del 1978 è l’occasione per esplorare il territorio complesso e accidentato del senno umano. In un romanzo ardito nella struttura, i riflettori sono puntati sulla parola «guarigione», che implica il sacrificio di mondi immaginari costruiti come antidoto all’isolamento, all’emarginazione. L’impossibilità di un legame autentico con gli altri lacera i personaggi della storia. E così la vicenda letteraria di una malattia «mentale» esplode nel racconto intimo della malattia «relazionale». Perché a volte i muri più difficili da penetrare, i più alti e i più spessi, sono quelli eretti da chi ci sta intorno. Ma i veri pazzi chi sono?
L’autore
Daniele Germani nasce a Colleferro (Roma) il 25 marzo 1978. Lavora nel settore cinematografico dal 1996 al 2006. Dal 2008 decide di trasferirsi all’estero (Spagna, Inghilterra, Irlanda), per poi stabilirsi per qualche anno a Madrid e poi di nuovo a Londra. Dal 2016 è tornato in Italia, a Genova, dove vive e lavora. Ha pubblicato Manuale di fisica e buone maniere (David and Matthaus 2016).