Grazia Deledda


Grazia Deledda (Nuoro 1871-Roma 1936), autrice autodidatta, esordì appena quindicenne pubblicando alcune novelle su riviste di moda. Divenne celebre nel 1903 con Elias Portolu, seguito tra gli altri da Cenere (1904), L’edera (1908), Canne al vento (1913), La madre (1920), Il segreto dell’uomo solitario (1921). Dopo il suo matrimonio con Palmiro Madesani, si trasferì a Roma. La distanza dalla Sardegna ridusse il regionalismo originario approfondendo il suo interesse per l’indagine psicologica. La vita della Deledda non fu ricca di avvenimenti, ma feconda dal punto di vista letterario, scandita com’era dall’uscita quasi annuale dei suoi romanzi. Nel 1926 le fu assegnato il Premio Nobel per la letteratura.

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