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Classifica Libri
La poetessa e romanziera Mariastella Eisenberg sarà tra gli ospiti che il 31 maggio alle ore 18 animeranno l’incontro con i lettori nell’ambito della rassegna Capua, Il luogo della Lingua.
Il festival letterario, ormai giunto alla quattordicesima edizioni, si terrà nalla Chiesa di San Salvatore, in via Principi Longiobardi, 10 dal 29 maggio al 2 giugno. Eisenberg inaugurerà l’appuntamento di venerdì 31 presentando il suo più recente romanzo IL PRETE EBREO , Edizioni Spartaco. L’autrice passerà idealmente il testimone agli scrittori Luigi Ferraiuolo e, a seguire, Luca Mercadante .
Gli interventi saranno coordinati dalla docente e scrittrice Marilena Lucente. La direzione artistica del festival è di Giuseppe Bellone.
Il libro
Simone, nato in Romania all’inizio del Novecento da una giovane ebrea di buona famiglia, viene abbandonato nell’orfanotrofio di un monastero ortodosso. A Lione, ancora bambino, scopre di essere stato adottato; nonostante la circoncisione, viene battezzato e mandato in seminario, dove resterà fino all’ordinazione sacerdotale. Ormai parroco, conosce da vicino le atrocità della Seconda guerra mondiale e si fa partigiano. Il confronto con l’umile fra Giacinto lo spinge a lasciare il clero secolare per diventare frate. Va a Roma, s’immerge nello studio nel tentativo di trovare tracce della misteriosa Bibbia di Lione, in odore di eresia: inconsapevolmente è alla ricerca di se stesso. L’incontro con Joséphine, figlia biologica dei genitori adottivi, fa esplodere nei due un’intesa insperata: Simone non è più solo. La donna però è sposata e madre, deve ritornare in Canada dove si era rifugiata per scampare all’odio nazista, perciò dovranno separarsi. A quel punto Simone decide di partire per Israele. Ormai anziano, finalmente conoscerà le sue origini e deciderà di affidare la sua storia all’unica parente rimastagli, la nipote Miriam.
La narrazione, fatta in prima persona, prende il lettore e lo trascina con forza nel mondo intimo del «prete ebreo»: una confessione che esplora l’animo umano, scavando nel profondo di istinti infimi e dei sentimenti più nobili. La ricerca costante, affannosa, disperata, della propria identità è il tema portante del romanzo; il sentirsi inadeguato, fuori luogo, non all’altezza dei canoni dettati dalla società è lo stato che fa del protagonista una persona reale e così simile, pur nel racconto di una vicenda straordinaria, a tanta gente comune.
L’autrice
Mariastella Eisenberg è nata a Napoli da un medico ebreo rumeno di etnia tedesca, laureato a Montpellier e riparato in Italia a causa delle leggi razziali, e da una giovane pianista napoletana. Già insegnante e dirigente scolastico, dal 2004 si dedica alla scrittura e all’impegno sociale. Nel 2016 ha pubblicato per Edizioni Spartaco il romanzo Il tempo fa il suo mestiere, che l’ha portata in giro per l’Italia per presentazioni in librerie, scuole e associazioni. È del 2018 il romanzo Il prete ebreo, il cui protagonista è Simone, uno dei personaggi ripresi da Il tempo fa il suo mestiere.
Ha pubblicato inoltre Perché ancora i Promessi Sposi (Marimar 1989); Sara (Guida 2005); Carovita (Lettere arti scienze 2009); Chiedi alle mani (Sovera 2009); Alfabetando (L’Aperia 2011, prefazione di Luigi Trucillo); Cantico nella parola svelata (Compagnia dei Trovatori 2013, prefazione di Silvio Perrella, nota di Bruno Galluccio); Madri vestite di sole (Interlinea 2013, prefazione di Giampiero Neri, nota di Andrea Renzi); Viaggi al fondo della notte (Oèdipus 2015, prefazione di Ugo Piscopo, nota di Maram Al-Masri).