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Venerdì 28 dicembre nel corso del programma radiofonico pomeridiano dedicato “ai libri e alle idee” Fahrenheit , che va in onda sulle frequenze di Rai Radio 3 dalle ore 15 alle 18, la scrittrice Mariastella Eisenberg presenterà agli ascoltatori il suo romanzo fresco di stampa IL PRETE EBREO, pubblicato da Edizioni Spartaco, intervistata dal conduttore e scrittore finalista al Premio Strega Carlo D’Amicis.
Dopo “Il tempo fa il suo mestiere“ l’autrice casertana, con “Il prete ebreo”, «continua il suo scavo nella memoria familiare. Figlia di un pianista napoletano e di un medico ebreo di etnia tedesca laureato in Francia e riparato in Italia per sottrarsi alle persecuzione razziali, anche questa volta Eisenberg si trova nella necessità di incrociare vicende intime e private con i cataclismi della storia grande», scrive Francesco Durante sulle pagine del quotidiano Il Mattino.
Il libro
Simone, nato in Romania all’inizio del Novecento da una giovane ebrea di buona famiglia, viene abbandonato nell’orfanotrofio di un monastero ortodosso. A Lione, ancora bambino, scopre di essere stato adottato; nonostante la circoncisione, viene battezzato e mandato in seminario, dove resterà fino all’ordinazione sacerdotale. Ormai parroco, conosce da vicino le atrocità della Seconda guerra mondiale e si fa partigiano. Il confronto con l’umile fra Giacinto lo spinge a lasciare il clero secolare per diventare frate. Va a Roma, s’immerge nello studio nel tentativo di trovare tracce della misteriosa Bibbia di Lione, in odore di eresia: inconsapevolmente è alla ricerca di se stesso. L’incontro con Joséphine, figlia biologica dei genitori adottivi, fa esplodere nei due un’intesa insperata: Simone non è più solo. La donna però è sposata e madre, deve ritornare in Canada dove si era rifugiata per scampare all’odio nazista, perciò dovranno separarsi. A quel punto Simone decide di partire per Israele. Ormai anziano, finalmente conoscerà le sue origini e deciderà di affidare la sua storia all’unica parente rimastagli, la nipote Miriam.
La narrazione, fatta in prima persona, prende il lettore e lo trascina con forza nel mondo intimo del «prete ebreo»: una confessione che esplora l’animo umano, scavando nel profondo di istinti infimi e dei sentimenti più nobili. La ricerca costante, affannosa, disperata, della propria identità è il tema portante del romanzo; il sentirsi inadeguato, fuori luogo, non all’altezza dei canoni dettati dalla società è lo stato che fa del protagonista una persona reale e così simile, pur nel racconto di una vicenda straordinaria, a tanta gente comune.
L’autrice
Mariastella Eisenberg è nata a Napoli da un medico ebreo rumeno di etnia tedesca, laureato a Montpellier e riparato in Italia a causa delle leggi razziali, e da una giovane pianista napoletana. Già insegnante e dirigente scolastico, dal 2004 si dedica alla scrittura e all’impegno sociale. Nel 2016 ha pubblicato per Edizioni Spartaco il romanzo Il tempo fa il suo mestiere, che l’ha portata in giro per l’Italia per presentazioni in librerie, scuole e associazioni. È del 2018 il romanzo Il prete ebreo, il cui protagonista è Simone, uno dei personaggi ripresi da Il tempo fa il suo mestiere.
Ha pubblicato inoltre Perché ancora i Promessi Sposi (Marimar 1989); Sara (Guida 2005); Carovita (Lettere arti scienze 2009); Chiedi alle mani (Sovera 2009); Alfabetando (L’Aperia 2011, prefazione di Luigi Trucillo); Cantico nella parola svelata (Compagnia dei Trovatori 2013, prefazione di Silvio Perrella, nota di Bruno Galluccio); Madri vestite di sole (Interlinea 2013, prefazione di Giampiero Neri, nota di Andrea Renzi); Viaggi al fondo della notte (Oèdipus 2015, prefazione di Ugo Piscopo, nota di Maram Al-Masri).