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Un vero e proprio viaggio nel tempo, un’esperienza sensoriale unica che permetterà al lettore di assaporare non solo le parole ma anche il gusto del libro. Venerdì 19 aprile alle ore 19 la Libreria La Porta Gialla a Tivoli proporrà l’imperdibile appuntamento letterario e culinario “Assaggi di libro con l’autore.”
Il piatto forte per i lettori sarà il romanzo storico di Raffaele Alliegro, caporedattore del quotidiano Il Messaggero,IL SEGRETO DI BRUTO che consentirà al pubblico presente di tuffarsi nella Roma del 500 a.C , nelle concitate fasi del passaggio dalla monarchia alla repubblica caratterizzate dalla figura di Lucio Giunio Bruto.
A soddisfare i palati più esigenti sarà l’ archeochef Gabriele Cinelli che presenterà ai commensali l’Archeopiatto dell’Allenza con i Presidi Slow Food e vino vinificato in anfora.
La Libreria La Porta Gialla si trova in via Parmegiani 10, Tivoli (Roma). Per partecipare è obbligatoria la prenotazione che va effettuata al numero di telefono 0774 281965 o tramite mail all’indirizzo laportagialla.tivoli@gmail.com
È richiesto un contributo di 22 euro che comprende il libro e la degustazione.
Il libro
Si finse stupido per sopravvivere alla collera di Tarquinio il Superbo. Covò vendetta coltivando il germe della ribellione. Fece esiliare il monarca tiranno, fondò la Repubblica, fu il primo console di Roma nel 509 a.C. Questa è la storia di Lucio Giunio Bruto, il predestinato dei libri sibillini.
La Pizia, oracolo di Delfi, gli rivelò presente e futuro di una Roma all’epoca divisa tra due anime: quella romana, inflessibile, onesta, orgogliosa, primitiva, e quella etrusca, commerciale, moderna, raffinata, corrotta. Bruto sapeva che quel villaggio di rudi pastori sulle rive del Tevere era destinato a diventare caput mundi, trasformandosi nella più potente macchina da guerra mai esistita, tra lotte di potere, crudeltà, semi di libertà soffocati.
E fu lui, nipote adottato del Superbo, da tutti creduto uno sciocco, a tessere la tela della rivolta democratica, che scoppiò devastante dopo lo stupro da parte di uno dei figli del re di Lucrezia, suicida per onore.
Console inflessibile, Bruto fece decapitare perfino due dei suoi figli, rei confessi di avere tramato contro la res publica, e cadde in battaglia, consapevole che, centinaia di anni dopo, un discendente avrebbe raccolto il suo testimone, quel Marco Giunio Bruto congiurato contro Caio Giulio Cesare, alle Idi di marzo del 44 a.C.
Nei cardini tracciati da Tito Livio nell’opera Ab Urbe condita, Raffaele Alliegro fa scorrere personaggi e accadimenti, perfetta sintesi tra fatti storicamente accertati e coerente invenzione, restituendo un clima di passioni e sentimenti autentici che, ieri come oggi e domani, agitano la vita degli uomini.
L’autore